Il noce comune, tanto diffuso nel nostro paese, è diffuso anche in Medio Oriente e in Nord Africa. Oltre ai numerosi usi che già conosciamo, solo nel mondo islamico e in particolare nel maghreb si conosce l'uso della parte interna della corteccia, chiamata Derum per ottenere denti più bianchi e gengive più sane. Andiamo alla scoperta di questo insolito ma efficace rimedio.
Uno
dei succedanei del miswak più utilizzati (vedi l'articolo sul miswak), specialmente nel Maghreb
nordafricano, è la corteccia interna del noce comune, Juglans
regia.
Si tratta di un albero deciduo che cresce comunemente in tutta Europa
e nell'area mediterranea, estesamente coltivato in diverse zone,
sfruttato in numerosi modi, tanto dal punto di vista alimentare, che
medicinale e manifatturiero.
Fino ad oggi l'uso della corteccia per
l'igiene orale è stato appannaggio quasi esclusivo delle zone in cui
questo rientra nella cultura tradizionale, al contrario del miswak
che invece ha conquistato una parte del pubblico internazionale
interessato ai prodotti naturali. Questo rimedio, noto nel mondo
arabo come derum, deirum o dendasa, si presenta, venduto nei mercati
della medina
e sui banchi che popolano i souq
maghrebini, sotto forma di strisce lunghe alcuni centimetri e larghe
1-2 cm, con una faccia di colore marrone (la parte esterna) e l'altra
di colore giallastro. Al contrario del miswak, che si usa al pari di
uno spazzolino, strofinandolo sui denti con movimento orizzontale o
verticale, il derum va strofinato sui denti e tra essi, tenuto tra le
dita delle due mani, in un movimento continuo che oltre all'azione
meccanica di rimozione della placca, ha un'attività antibatterica
specialmente nei confronti dei batteri cariogeni e sbiancante dello
smalto dei denti. Una sorta di effetto secondario è la pigmentazione
più scura delle gengive, il che nei paesi di origine è visto come
aspetto positivo, in quanto fa risaltare ulteriormente il bianco dei
denti. Il colore più scuro che assumono le gengive, innocuo secondo
indagini scientifiche, può essere comunque limitato con l'uso
discontinuo e non quotidiano di questo rimedio, eventualmente
alternandolo con il miswak o altri prodotti similari.
Le
ricerche hanno dimostrato che il derum ha un'attività antibatterica
anche superiore al miswak, in special modo nei confronti dei batteri
cariogeni Streptococcus
mutans,
Streptococcus
salivarius
e Actinomyces
viscosus.
Il suo uso tal quale o sotto forma di estratto in colluttorio è
utile per la prevenzione della placca batterica, della carie e in
genere per mantenere una buona salute dei denti e delle gengive.
Così
come già detto per il miswak, anche il derum possiede attività
antimicotica, studiata in particolar modo nei confronti di Candida
albicans,
con risultati molto incoraggianti e sperimentalmente superiori
rispetto al miswak stesso.
Non esistono studi diretti che mettono in relazione la
composizione chimica della corteccia di noce con le azioni appena
descritte, la presenza di tannini può essere uno dei motivi
dell'azione biochimica.
Di
certo l'uso di prodotti totalmente naturali ed efficaci per l'igiene
orale è una necessità per salvaguardare denti e gengive, quanto per
preservare l'ambiente dall'eccessivo spreco di acqua e
dall'inquinamento dovuto all'uso frequente di dentifrici. Miswak e
derum sono solo due possibili esempi, il primo perchè di fatto è il
rimedio più diffuso al mondo in questo genere, l'altro perchè
contempla un uso misconosciuto di una pianta peraltro molto diffusa.
La letteratura internazionale ci dice che esistono anche altri
possibili candidati al ruolo di “spazzolino naturale”, il neem
per esempio (Azadiracta
indica),
già stimato antibatterico o il kikar
(Acacia
arabica),
ma l'elenco includerebbe decine di specie, di cui si usano
ramoscelli, radici, frutti e semi come strumento per prevenire le
patologie a carico di denti e gengive.
Gli studi condotti finora non fanno che confermare
quanto riportato dagli usi tradizionali, che attribuiscono a questi
rimedi naturali pari efficacia, se non superiore, rispetto ai
canonici dentifricio e spazzolino, pertanto in conclusione il loro
uso non può che essere suggerito a tutte le persone, per mantenere
una corretta igiene orale anche in condizioni difficili (assenza di
acqua o di spazzolino e dentifricio), un'alternativa valida,
economica e assolutamente ecosostenibile.
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