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martedì 28 febbraio 2012

Astaxantina per combattere l'invecchiamento cellulare

Molecola appartenente alla classe dei carotenoidi estratta da un'alga unicellulare, l'astaxantina è una sostanza dotata di esclusive proprietà sulle membrane cellulari e di particolari proprietà cliniche. Risulta essere uno degli antiossidanti più attivi, ad azione antinfiammatoria e immunostimolante, antinvecchiamento, miglioratore delle performance sportive e della fecondità maschile.

Oltre all'azione antiossidante, antinfiammatoria e immunostimolante, l'astaxantina è risultata essere un eccezionale alimento per i mitocondri, aumentandone di molto la produzione di energia (ricordiamo che i mitocondri sono il motore che alimenta le cellule dal punto di vista energetico).
La sua efficacia è tale che quantità molto piccole di appena pochi milligrammi al giorno di sostanza pura sono sufficienti a mostrare gli effetti benefici. Ma dove si trova questa sostanza?
Solo alcune alghe, batteri e funghi che abitano le acque marine la producono, mentre altri animali più in alto nella catena alimentare ne traggono i benefici alimentandosi di animali che a loro volta l'hanno assunta. Il colore arancio acceso di questa molecola conferisce il caratteristico colore ad animali come gamberi, aragoste, astici, scampi, salmoni e trote. In natura la si può trovare, al di là degli animali di origine marina, nelle piume dei fenicotteri (che da essa traggono il loro caratteristico colore) e nella retina delle quaglie.
Alimentarsi di queste specie può fornire un certo apporto di astaxantina, tuttavia la fonte più idonea e disponibile dal punto di vista commerciale è la microalga unicellulare Haematococcus pluvialis, mentre la molecola di sintesi non avendo esattamente lo stesso profilo molecolare di quella naturale non gode delle stesse proprietà.
Quando l'astaxantina naturale viene ingerita, essa viene assorbita soprattutto a livello degli enterociti dell'intestino per diffusione passiva. Questo processo è favorito dalla presenza di sostanze lipidiche, per cui l'assunzione dovrebbe essere concomitante con un pasto, come gli studi dimostrano.
Una volta assorbita viene traslocata nel fegato dove viene inglobata nelle molecole di colesterolo, sia LDL che HDL e con queste viene distribuita a tutti i tessuti.

Il meccanismo radical scavenger (antiossidante) è ben documentato ma esula da questa breve descrizione, tuttavia il suo effetto è piuttosto evidente in ambito clinico. Esistono vari metodi di analisi che possono misurare lo stato di stress ossidativo di un soggetto e in tutte le prove condotte l'astaxantina ha dimostrato di ridurre considerevolmente la quantità di radicali liberi.
La potente attività antiossidante riduce di fatto anche l'infiammazione e al contempo produce una stimolazione integrata del sistema immunitario. Anche a dosaggi inferiori ai 40 mg al giorno, si è visto che questa molecola aumenta la produzione di linfociti B e T, nonchè l'aumento dell'efficienza di questi ne  confronti delle molecole estranee.
L'astaxantina riduce anche i valori di trigliceridi nel sangue, migliorando contemporaneamente il rapporto HDL/LDL, spostandolo a favore del primo (il cosiddetto colesterolo buono). E' interessante notare che in questo ambito ha prodotto anche un aumento di adiponectina, un ormone i cui livelli si abbassano considerevolmente nei soggetti obesi o in sovrappeso, nei fumatori, in chi soffre di patologie coronariche e cardiovascolari in genere. 
Sul sistema cardiovascolare l'astaxantina ha anche un ulteriore effetto, infatti aiuta i globuli rossi a difendersi dallo stress ossidativo, un processo che specialmente nei soggetti anziani riduce la capacità di queste cellule di trasportare ossigeno con conseguente peggioramento dello stato degli organi e dei tessuti. Come si può intuire ciò apporta anche beneficio al microcircolo cerebrale e quindi all'ossigenazione del cervello, con conseguente miglioramento delle funzioni cognitive, della memoria e dell'attenzione.
Studi in tal senso sono stati condotti su pazienti anziani con dosaggi di astaxantina di 12 mg al giorno per tre mesi. Il risultato è stato un miglioramento della memoria, della capacità di attenzione e dei tempi di reazione.
Soprattutto in Giappone questa molecola è stata studiata per il possibile beneficio per l'occhio e la vista. In genere si è visto che l'assunzione migliora la capacità di visione, la nitidezza, produce una maggiore resistenza dell'occhio allo sforzo (per esempio la visione continua del monitor di un computer).
Abbiamo parlato dell'azione di potenziare i mitocondri. Questo permette una maggiore disponibilità di energia a livello delle cellule ed è molto importante soprattutto per le cellule muscolari. Elevata efficienza dei mitocondri significa muscoli più ricchi di energia e di fatto più potenti.
Per dimostrare ciò gli studiosi hanno coinvolto 40 sportivi in un test controllato, dimostrando che nell'arco di sei mesi di assunzione a basso dosaggio (4 mg al dì) le prestazioni sono in genere aumentate di quasi il 50%. Al momento è in corso un ulteriore studio per verificare se la somministrazione di astaxantina può migliorare la performance dei calciatori.
L'azione antiossidante ed energetica, come si può immaginare, esercita anche un certo effetto sull'apparato riproduttore maschile. Trenta uomini con problemi di procreazione sono stati trattati con questa sostanza a dosaggi di 16 mg al giorno per tre mesi. Sono stati quindi eseguiti procedimenti di fecondazione assistita e sono stati registrati i risultati per comprendere l'influenza della sostanza. In generale lo stato di salute degli spermatozoi è aumentato (maggiore motilità e velocità), ma il dato che ha destato maggiore sorpresa è stato che il tasso di fecondazione avvenuta (quindi gravidanza) è passato dal 10% a oltre il 50%.

Adesso è doveroso chiedersi: ma è sicura questa sostanza? E dove la si può trovare?
Per rispondere alla prima domanda possiamo guardare gli studi tossicologici che sono stati condotti con il risultato che l'assunzione di astaxantina non ha mai provocato effetti collaterali nè sul breve nè sul lungo termine. La sostanza andrebbe assunta a dosaggi compresi tra 6 e 12 mg al giorno, con dose giornaliera massima di 40 mg. Va consumata di preferenza alla fine di un pasto.
Per quanto riguarda la seconda domanda, dove la si può trovare, oltre al consumo di prodotti ittici di colore rosa/rosso come descritto all'inizio dell'articolo, possiamo procurarci un integratore specifico di questa sostanza. In Italia commercializzano la sostanza tal quale le seguenti ditte (presenti in erboristeria):
  • Longlife 30 perle da 4 mg (€ 16,99)
  • SOLGAR 30 perle da 5 mg (€ 29,90)
Mentre è presente in alcuni integratori per lo più reperibili in farmacia e parafarmacia insieme ad altri carotenoidi e vitamine (MG.K Memory, Acuvis e altri), ma a dosaggi non significativi.

4 commenti:

  1. "La sostanza andrebbe assunta a dosaggi compresi tra 6 e 12 mg al giorno, con dose giornaliera massima di 40 mg." MA CHE SIGNIFICA???

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  2. che la posologia media si aggira tra i 6 e i 12 mg ma se arrivi max a 40 mg non esplodi

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  3. anziche fare domande stupide perche' non cerate l'astaxantina da dove viene prodotta che compiti ha,ecc..allora capirete perche' e' tanto difficile farla assorbire dal nostro corpo..oppure vi ingoiate una tonnellata di alghe che la contengono se bastano..

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  4. Grazie delle interessanti informazioni. Giovanni Grisotti

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